Con il 2023, su impulso del presidente del Coni Sardegna Bruno Perra, l'area Comunicazione propone una serie d'interviste ai presidenti dei comitati regionali delle federazioni sportive. È il turno di Luigi Lorrai, presidente del Cr sardo della Fmsi, Federazione medico sportivo italiana.
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Luigi Lorrai, classe 1971, laurea in Medicina e chirurgia nel 2002, specializzazione in Medicina nello sport nel 2005, è presidente del Comitato regionale sardo della Fmsi, Federazione medico sportiva italiana da settembre 2020.
Presidente, da chi è affiancato nel comitato regionale?
Dai miei colleghi Francesco Piras (vicepresidente), Gabriela Puggioni, Carla Ciuti, Pierpaolo De Santis (consiglieri).
Quanti iscritti avete?
Poco più di 100 fra soci ordinari, aggregati e aderenti.
Quali sono ruolo, compiti e attività della federazione?
Sono quelli stabiliti dal Regolamento federale, ovvero: l’assistenza medico sanitaria a favore degli atleti per ogni esigenza di carattere medico e funzionale, indispensabile all’organizzazione sportiva; la sicurezza sanitaria degli impianti sportivi, attraverso delle specifiche linee guida; la promozione di studi e ricerche scientifiche nel campo della medicina applicata all’esercizio fisico e agli sport in collaborazione con enti pubblici e privati attivi in questo ambito; la formazione continua e l’aggiornamento professionale dei propri soci e dei professionisti della salute in qualità di provider nazionale Ecm.
Qualcos’altro?
Si, abbiamo anche l’elaborazione di linee guida e protocolli scientifici costantemente aggiornati negli ambiti d’interesse della Medicina dello sport, anche in collaborazione con altre società scientifiche di branca; l’attuazione d’interventi di prevenzione ed educazione della popolazione sportiva attraverso: la divulgazione dei principi fondamentali di un corretto stile di vita, mediante un’adeguata attività fisica correttamente prescritta, abbinata a una sana alimentazione; tramite la certificazione dello stato di salute per la pratica dell’attività sportiva e la prescrizione dell’esercizio fisico come strumento di prevenzione e trattamento di molte patologie oggi diffuse; infine, con la prevenzione e la repressione, nel rispetto delle leggi vigenti e del Codice Wada, dell’uso di sostanze e metodi proibiti.
E all’iscritto cosa compete?
I tesserati devono attenersi al Codice di comportamento etico-sportivo emanato dal Coni. Sono obbligati a svolgere la loro attività nel rispetto dello Statuto e del Regolamento allo statuto, delle norme e dei principi approvati dal Consiglio direttivo federale, delle norme e dei regolamenti del Coni, delle federazioni sportive nazionali, delle discipline sportive associate e degli enti di promozione sportiva, nonché delle altre organizzazioni sportive riconosciute dal Coni, nell’ambito delle quali, i medici tesserati svolgono il loro compito. Sono obbligati inoltre a partecipare, con regolarità, all’attività federale, secondo le norme previste dal Regolamento allo statuto.
Qual è la fisiologia e la classificazione delle attività sportive?
L’ultima classificazione riportata dal Cocis 2017 (protocolli d’idoneità all’attività agonistica) propone uno schema semplificato suddividendo gli sport in cinque classi: A, postura o destrezza; B, potenza; C, misto; D, aerobico; E, aerobico-anerobico massivo. Questo sulla base degli adattamenti cardiaci di volume e massa cardiaca dove, in ogni gruppo, va tenuto ben presente un eventuale rischio sportivo intrinseco.
Qual è il rischio sportivo e l’organizzazione dell’assistenza sanitaria in base a esso?
La Fmsi ha evidenziato l’esigenza d’introdurre anche nello sport il concetto di valutazione del rischio definendolo Rischio specifico sportivo (Rss). Esiste un criterio di classificazione in base all’Rss in tre classi: Rss da 0,1 a 1 (sport a basso rischio, quali baseball-softball, atletica Leggera, nuoto, vela, tennis, golf); Rss da 1,1 a 2 (sport a medio rischio, quali pallacanestro, pallavolo, judo, canottaggio, ginnastica, canoa); Rss sopra 2 (sport ad alto rischio, come calcio, motociclismo, ciclismo, sport equestri, rugby, sci alpino).
Esiste un modello organizzativo di gestione delle emergenze sanitarie?
Si, nei protocolli del Pss-D (Primo soccorso sportivo con defibrillatore) della Fmsi viene definito Mogess, e ha come obiettivo la realizzazione, nella struttura ove si svolge l’evento sportivo, di un processo organizzativo atto ad affrontare emergenze cardio-respiratorie e del trauma maggiore (concussione cerebrale, trauma facciale, spinale, toracico, addominale)
Una volta specializzato, il medico sportivo è subito operativo?
Assolutamente sì.
I rapporti tra Fmsi e Università sono sempre più stretti. Com’è focalizzato questo connubio?
Abbiamo un ottimo rapporto con l’ateneo e la scuola di specializzazione in Medicina dello sport. Gli specializzandi possono trovare nella Fmsi numerose occasioni di confronto e aggiornamento tramite i nostri incontri di formazione e noi abbiamo l’occasione di portare in federazione la conoscenza scientifica propria della ricerca universitaria. È un connubio imprescindibile e proficuo.
Come società scientifica accreditata dal ministero, una delle vostre mission è la tutela della salute. Cosa fate per la prevenzione?
La tutela della salute è uno dei principali obiettivi per i quali è nata la Fmsi. Questo obiettivo viene perseguito prima di tutto tramite le visite medico sportive nella certificazione d’idoneità, e anche tramite la prescrizione dell’esercizio fisico al paziente nel quale lo stesso rappresenta una terapia mirata. Senza poi dimenticare la tutela della salute nel Pssd (Pronto soccorso sportivo defibrillato) e nell’antidoping.
Potreste fare di più?
Certo, bisogna sempre pensare a obiettivi più ambiziosi con una pianificazione ragionata. Basti pensare all’antidoping, al rapporto con la scuola, alle assistenze sanitarie per i quali abbiamo carenza di organico.
C’è scarsità di centri pubblici avanzati di Medicina dello sport; cioè, dove non si fanno solo visite d’idoneità ma anche prescrizione di esercizio fisico. Che obiettivi vi state ponendo per migliorare questa situazione?
La risposta è complessa e articolata. Purtroppo, al momento, la presenza dei medici dello sport inquadrati nelle strutture pubbliche del sistema sanitario regionale è confinata a pochi medici e una parte di essi è dislocata nella specialistica ambulatoriale, dove però al momento si eseguono le sole visite d’idoneità sportiva. Nelle strutture pubbliche di Medicina dello sport di Cagliari (Asl Cagliari) e Iglesias (Asl Carbonia) sono stati avviati, da diversi anni, progetti di prescrizione dell’esercizio fisico destinati ai pazienti con patologie cronico degenerative in accordo con le linee guide regionali derivate agli indirizzi operativi dell’assessorato regionale alla Sanità.
Quindi, cosa manca per una reale implementazione e una sua estensione sul territorio regionale?
Il tutto è ovviamente condizionato dall’impiego di un numero superiore di medici dello sport nelle strutture pubbliche. L’obiettivo prossimo è inoltre quello, in accordo con i vari stakeholder, d’indirizzare questi soggetti nelle palestre del territorio in un percorso che ricalchi le esperienze in ambito pubblico, chiaramente rispondendo a precisi requisiti igienico, strutturali e aspetti medico legali e organizzativi severamente regolamentati.
Oltre all’esercizio fisico, un’altra forma di prevenzione è la nutrizione. È un aspetto che trattate nei vostri corsi di formazione?
Certamente. La nutrizione è una materia che fa parte delle competenze dello specialista in Medicina dello sport. Ognuno è in grado di prescrivere piani alimentari personalizzati all’atleta, sia in base allo sport praticato, che in virtù di eventuali patologie che dovesse presentare.
E l’igiene?
Compito del medico dello sport competente in ambito Qis (Igiene e sanità pubblica) è quello di assicurare che l’attività sportiva sia praticata in un ambiente idoneo che garantisca i parametri di sicurezza dal punto di vista tecnico, chimico, fisico, ergonomico e medico e che, pertanto, non si riveli dannosa per la salute dell’utenza. Un occhio di riguardo, inoltre, è rivolto alle attività sportive effettuate da chi versa in condizioni fisiche particolari e che meritano una specifica attenzione come i bambini, gli anziani e persone che soffrono di specifiche patologie.
Parliamo di traumatologia. Infortuni, accertamenti e ripresa dell’attività sportiva.
Il medico dello sport, a seconda dell’esperienza maturata in ambito di specializzazione, può condurre in maniera esclusiva il Ruolo di responsabile sanitario di una società professionistica. Diversi in ambito regionale sono gli esempi, uno su tutti è la realtà del Cagliari calcio. Ma anche a livello dilettantistico diversi colleghi si occupano di traumatologia, riabilitazione e diagnostica per immagini con l’obiettivo di una gestione globale delle esigenze sanitarie dell’atleta agonista nell’ambito dei diversi tipi di sport.
Che rapporti avete con la scuola primaria e secondaria?
I rapporti sono ovviamente avviati da tempo, ma le difficoltà numeriche legate ai pochi medici dello sport presenti, rendono complessa l’organizzazione di manifestazioni di promozione della salute e di cultura sanitaria in maniera strutturata. Pertanto, al momento, le esperienze sono a spot o satellite, ma l’obiettivo è quello di riportare al centro di queste strutture il medico dello sport che, oltretutto, in assenza della visita di leva, rimane il primo presidio di prevenzione nella popolazione in età scolastica.
Un obiettivo a breve?
È quello di operare campagne di formazione sull’uso del defibrillatore e sul primo soccorso sportivo in accordo con gli enti preposti anche in ambito scolastico.
Doping e antidoping. Il primo è sempre una spanna avanti?
La Fmsi, in quanto ente preposto ad assicurare i controlli a fini antidoping, opera in totale sinergia con le altre istituzioni coinvolte per il contrasto e la repressione del fenomeno doping, e ha sempre condotto questa battaglia in aderenza alle normative e ai regolamenti antidoping a dei valori fondanti il movimento olimpico che s’identificano con quelli dell’Agenzia mondiale antidoping (Wada) e dell’Organizzazione nazionale antidoping (Nado Italia). Purtroppo, è sempre stata una battaglia difficile con numerose sconfitte, ma non per questo dobbiamo rassegnarci alla presenza del doping nello sport, anzi, ciò dev’essere di stimolo a moltiplicare i nostri sforzi.
La riforma dello sport sarà oggetto di un approfondimento dal punto di vista giuridico nel convegno in programma al T Hotel di Cagliari venerdì 24 marzo. L'evento, dal titolo "La riforma dello sport: il lavoro sportivo", si propone di analizzare le importanti modifiche che vanno a innovare la materia. Il seminario, che riconosce 3 crediti formativi ai fini della formazione permanente degli Avvocati, vedrà anche gli interventi dell'Avv. Biancamaria Stivanello (Foro di Padova) e dell' Avv. Davide Valeriano Bonifacio (Foro di Cagliari). In particolare verranno affrontati i temi relativi alle tipologie di lavoro sportivo introdotte con il D. Lgs. 36/2021 e successive modifiche, con attenzione speciale alle novità che la riforma presenterà per le Associazioni Sportive Dilettantistiche.
I lavori inizieranno alle 16 per concludersi alle 19.
La sala conferenze della Camera di Commercio di Sassari ha visto sfilare stasera ben cento eccellenze dello sport davanti a un pubblico partecipe che ha riempito gli oltre 250 posti disponibili. Il Coni Sassari ha infatti voluto celebrare atleti, tecnici, dirigenti e società che hanno portato lustro al movimento sportivo nelle ultime due stagioni. Fra le medaglie e le targhe consegnate spiccano i nomi di campioni mondiali, vincitori di competizioni nazionali e giovani promesse dal sicuro avvenire. Nel corso della cerimonia, condotta dal giornalista Rai e presidente Ussi Sardegna Paolo Mastino, a fare gli onori di casa è stato il delegato provinciale Giuseppe Manca, affiancato dal presidente del Coni Sardegna Bruno Perra, dall’assessora del comune di Sassari Rosanna Arru e dal rettore dell'Università di Sassari Gavino Mariotti.
Sulla pagina Facebook del Coni Sardegna la fotogallery con gli scatti di Luigi Canu.
Pallacanestro
Citati i due tecnici Andrea Cesaraccio e Giulio Fenu
Valeria Cossu, Aurora Murgia, Letizia Nieddu, Giulia Olandi della Pallacanestro Alghero e Gabriele Casu, Federico Murru, Mattia Solinas, Giacomo Usai della Basket 90 Sassari medaglia d’oro Trofeo Coni 2022 in Toscana a Valdichiana Senese.
Judo
Ilaria e Nicola Placidi (Ssd Judo Club Alghero) disciplina Kata: nel 2021, vittorie Grand Prix Pordenone e XIII Memorial Otello Bisi Reggio Emilia e, nel 2022, Grand Prix di Leini (TO) e Pordenone e XIV Memorial Otello Bisi. Sempre nel 2022, terzi agli italiani di Leini e nella Coppa Italia di Siena.
Rossella Fusco (Asd Centro Sportivo Guido Sieni) terza classificata Grand Prix Emilia-Romagna Trofeo Italia Es/B kg. 57 - Riccione, 10 aprile 2022.
Francesco Lai (Asd Centro Sportivo Olbia) primo classificato Trofeo Italia Sardinia Trophy Es/B kg. 42 - Olbia, 24 settembre 2022 nonché terzo posto Trofeo Italia Judo Es/B kg. 42 - Martina Franca (TA), 17 settembre 2022.
Giorgia Masala (Asd Centro Sportivo Olbia) prima classificata XXXII torneo internazionale Città di Colombo (categoria Cadette kg. 44) - Genova, 2 aprile 2022.
Federico Lai (Asd Centro Sportivo Olbia) primo classificato Trofeo Italia Sardinia Trophy Es/B kg. 38 - Olbia, 24 settembre 2022.
Raimondo Degortes (Asd Centro Sportivo Olbia) titolo italiano Assoluto Master kg. 66/M2 - Pordenone, 27 novembre 2021.
Stefano Masala (Asd Judo Club Torres Sassari) titolo italiano Assoluto Master kg. 73/M6 - Leini (To), 9 ottobre 2022.
Efisio Mele.
Pesistica
Alessandro Mura (Asd Esercito Brigata Sassari) classe 2009, argento ai nazionali Esordienti specialità Strappo 48 kg. e Slancio 58 kg.
Davide Ruiu (Centro Sportivo Esercito) unico Juniores in gara a Tokyo 2020.
Danza sportiva
Debora Pintore (International Dancing Star’s Sorso) bronzo Mondiali Latin over 17.
Sara Fois (G&S Latin Dance Sassari) oro campionati italiani Duo Latin di Catania.
Patrizia e Valentina Mattana (New Dance Ploaghe) dieci ori mondiali nel Singolo e nel Duo adulti 1 (35-45 anni).
Bocce
Gianni Ticca (Asd Sacro Cuore Sassari) ancora in attività a 92 anni.
Ara Sara Bella (Asd Concordia Domodossola) titolo italiano Categoria B.
Asd Circolo Bocciofilo Sassari unica squadra sarda che, in questa stagione, partecipa al campionato di società Categoria A.
Karate
Fabio Idini (World Wellness Sorso) collaboratore e allenatore nazionale italiana giovanile.
Riccardo Cuccia (Società sportiva Team Karate Arzachena) bronzo campionati italiani Karate Esordienti - Ostia, 9 luglio 2021.
Ilaria Secchi (Società sportiva Master Club Karate Sorso) bronzo campionati italiani Karate Esordienti - Ostia, 9 luglio 2021.
Jacopo Manzoni (Società Sportiva Csko Olbia) bronzo campionati italiani Karate Cadetti - Ostia, 9 luglio 2021.
Michela Doncu (World Wellness Sorso) bronzo campionati italiani Karate Cadetti - Ostia, 9 luglio 2021.
Marco Vadilonga (Esercito) bronzo campionati italiani Karate Under 21 kg. 75 - Ostia, marzo 2022.
Alice Addis (Asd Aton Club Karate Olbia) bronzo campionati italiani Karate Junior - Ostia, 21 maggio 2022.
Franca Noemi (World Wellness Sorso) bronzo campionati italiani universitari Kumite - Cassino, 15 maggio 2022.
Gabriele Delogu (Asd Sport Più Uri) secondo classificato Venice Cup, specialità Kata Under 21 - Jesolo, 9-12 dicembre 2021.
Nicole Correddu (World Wellness Sorso) nel 2022, oro campionati italiani Karate Esordienti (Ostia), Open Italia (Riccione) e Croazia (Fiume), bronzo Youth League Venice (Jesolo), nel 2021, argento campionati italiani Esordienti (Ostia).
Tiro con l’arco
Giulia Atzeni (Asd Arcieri Torres Sassari) quarto posto campionato italiano Indoor assoluto 2021, divisione Arco nudo.
Andrea Fresi (Asd Arcieri Galluresi Telti) bronzo Trofeo Pinocchio Ragazzi 2010, divisione Arco olimpico, nel 2021.
Flavio Cau (Asd Arcieri Mejlogu Bonorva) bronzo campionati italiani 3D Under 21, divisione Longbow, nel 2021 e 2022.
Marco Fozzi (Asd Arcieri Torres Sassari) nel 2022 bronzo campionato italiano 3D a squadre Under 21 e bronzo campionato italiano 3D individuale Under 21, divisione Arco nudo.
Maria Francesca Razzato (Asd Arcieri Galluresi Telti) argento campionati italiani 3D Under 21, divisione Arco nudo, nel 2021.
Ilaria Solinas (Asd Arcieri Torres Sassari) nel 2021, oro campionati italiani Assoluti 3D a squadre, divisione Arco nudo; nel 2022, bronzo Individuale Ragazzi e a squadre Junior, divisione Arco nudo.
Fabio Figus (Asd Arcieri Torres Sassari) nel 2022, oro campionato italiano 3D assoluto Mix team Under 21 e bronzo campionato italiano 3D assoluto a squadre Under; nel 2021, argento campionato italiano 3D assoluto individuale Under 21, divisione Longbow;
Carlotta Cosso (Asd Arcieri Torres Sassari) nel 2022, oro campionati italiani Assoluti 3D Mix Team Under 21 e Squadre Under 21, bronzo a squadre Junior, divisone Arco nudo, campionato italiano Indoor e bronzi (2021 e 2022) campionati italiani Assoluti Individuale Under 21, divisione Arco nudo.
Federico Piano (Asd Arcieri Torres Sassari) nel 2022, oro campionato italiano 3D assoluto Mix team Under 21, divisione Compound, bronzo campionato italiano 3D assoluto a Squadre Under 21, bronzo campionato italiano 3D assoluto Individuale Under 21, bronzo campionato italiano Targa Mix team Juniores, divisione Compound.
Greta Budroni (Asd Arcieri Torres Sassari) nel 2021, oro campionato italiano 3D assoluto individuale Under 21, divisione Longbow, oro campionato italiano 3D assoluto a Squadre Under 21; nel 2022, oro campionato italiano 3D assoluto individuale Under 21, divisione Longbow, oro campionato italiano 3D assoluto a Squadre Under 21, bronzo campionato italiano Indoor a Squadre Junior, divisione Arco nudo.
Martina Del Duca (Asd Arcieri Torres Sassari) nel 2021, oro campionato italiano 3D assoluto Mix team Under 21, divisione Compound, oro campionato italiano 3D assoluto a Squadre Under 21, argento campionato italiano Indoor Individuale Allieve, divisione Arco nudo; nel 2022, oro campionato italiano 3D assoluto Mix team Under 21, divisione Compound, argento campionato italiano 3D assoluto individuale Under 21, divisione Compound, argento campionato italiano Campagna Individuale Juniores, divisione Compound.
Automobilismo
Sergio Farris (pilota) e Giuseppe Pirisinu (navigatore) campioni italiani Rally storici quarto raggruppamento; titolo italiano Rally zona Crz classe Rgt.
Angelo Ardito titolo italiano Iame Series categoria X30 master.
Nicola Tali campione italiano Rally Terra classe Rally 3.
Valentino Ledda vicecampione europeo Fia Autocross classe Academy, titoli italiani Rally Cross Under 18 Rx e Autocross Under 18.
Pugilato
Cristian Zara (Asd Boxe Torres Mario Muretti) professionista pesi Gallo, vicecampione italiano nel 2021 e dell’Unione europea nel 2022.
Diego Muretti (Asd Boxe Torres Mario Muretti) oro nel 2022 ai campionati italiani Schoolboy categoria 70 kg. disputati a Mondovì (CN).
Federico Emiliano Serra (Fiamme Oro) oro Giochi del Mediterraneo 2022 categoria 52 kg. disputati a Orano in Algeria.
Scherma paralimpica
Anna Giuseppina Molinu (Circolo Schermistico Sassarese) per i numerosi podi nelle competizioni nazionali; terza nel ranking italiano di fioretto e sciabola.
Lotta
Caterina Mura prima italiana con qualifica d’istruttore di Lotta (1995-oggi).
Rossana Olmeo prima italiana con qualifica di arbitra nazionale di Lotta (1992).
Danilo Solinas primo arbitro internazionale cresciuto nella Polisportiva Athlon Sassari Asd.
Mario Piroddu (Polisportiva Athlon Sassari Asd) allenatore della nazionale italiana giovanile di Lotta femminile, terzo nella classifica per Allenatori ai campionati italiani assoluti di Lotta nel 2021.
Giulia Garau (Polisportiva Lions Club Sassari Asd) bronzo campionati italiani Esordienti di Lotta categoria Stile libero kg. 46 - Ostia, 2 aprile 2022.
Manuele Masia (Polisportiva Athlon Sassari Asd) bronzi campionati italiani Junior di Lotta categoria Stile libero kg. 79 e Cadetti di Lotta categoria Stile libero kg. 79.
Andrea Pazzona (Polisportiva Athlon Sassari Asd) bronzo Coppa Italia di Lotta categoria Stile libero kg. 79 - Napoli, 13 novembre 2021.
Gavino Pazzona (Polisportiva Athlon Sassari Asd) bronzo Coppa Italia di Lotta categoria Stile libero kg. 74 - Napoli, 13 novembre 2021; argento campionati italiani Assoluti di Lotta categoria Stile libero kg. 74 - Ostia, 23 gennaio 2022.
Alessandro Usai (Polisportiva Athlon Sassari Asd) bronzo Coppa Italia di Lotta categoria Stile libero kg. 79 - Napoli, 3 dicembre 2022.
Franco Pistidda (Polisportiva Lions Club Sassari Asd) argento campionati italiani Master di Lotta categoria Stile libero kg. 52 - Ostia, maggio 2022.
Fabiano Morello (Polisportiva Athlon Sassari Asd) argento campionati italiani Assoluti di Lotta categoria Stile libero kg. 125 - Ostia, 11 aprile 2021.
Lorenzo Serra (Polisportiva Athlon Sassari Asd) argento campionati italiani Esordienti di Lotta categoria Stile libero kg. 34 - Ostia, 2 aprile 2022.
Alessio Vandi (Polisportiva Athlon Sassari Asd) argento Coppa Italia di Lotta categoria Stile libero kg. 125 - Napoli, 13 novembre 2021; bronzo campionati italiani Assoluti di Lotta categoria Stile libero kg. 125 - Ostia, 23 gennaio 2022;
William Raffi (Polisportiva Athlon Sassari Asd) oro campionati italiani Assoluti di Lotta categoria Stile libero kg. 92 - Ostia, 11 aprile 2021.
Denise Piroddu (Polisportiva Athlon Sassari Asd) oro campionati italiani Lotta libera Esordienti (kg. 58, 2021), Cadetti (kg. 57, 2021) e Under 17 (kg. 59, 2022), argento Europei Under 15 (kg. 54, 2021) e campionati italiani Under 20 (kg. 59, 2022).
Simone Vincenzo Piroddu (Polisportiva Athlon Sassari Asd) nel 2021, oro nella Lotta categoria Stile kg. 57 ai campionati italiani Assoluti e Under 23, agli Europei Under 23; nel 2022, oro ai campionati italiani Assoluti e Under 20, agli Europei Under 20.
Polisportiva Athlon Sassari Asd per gli eccezionali risultati ottenuti.
Tiro a segno
Giovanni Vinci (Tiro a segno nazionale Sassari) titolo italiano Carabina 10 metri uomini Gruppo C - Bologna, 23 settembre 2022.
Mauro Capece (Tiro a segno nazionale Sassari) titoli italiani Carabina 10 metri uomini Gruppo C - Milano, 3 ottobre 2021, Carabina libera a terra 50 metri (Clt) uomini Gruppo C - Bologna, 21 settembre 2022 e Carabina tre posizioni 50 metri (Cl3p) uomini Gruppo B - Bologna, 22 settembre 2022.
Danza sportiva
Valentina Camboni e Matilde Foe (New Dance Ploaghe) terzo posto Duo Sincronizzato Freestyle Junior 2.
Giulia Masala e Alessandro Pantaleo (F. Art Studio Dance Sassari) argento nella Coppa Italia di Riccione il 30 ottobre 2022.
Marianna Doro e Mario Donato Vinci (F. Art Studio Dance Sassari) argento campionati italiani di Marina di Massa (MC) nella 14-15 Classe C.
Miriam Leoni e Pietro Pulina (New Dance Ploaghe) bronzo mondiale Atene nel Duo Sincronizzato Freestyle adulti.
Chanel Corda e Giorgia Magliona (G&S Latin Dance Sassari) argento mondiale nel Duo Latin Junior di Atene, oro, argento e bronzo ai campionati italiani.
Giulia Sacco e Gabriele Piras (International Dancing Star’s Sorso) campioni mondiali e italiani Solo e Duo Latin Junior 14-15 anni.
Pallamano
Andrea Delogu (Asd Raimond Handball Sassari) atleta classe 2003 stabilmente convocato nella nazionale Under 21.
Antonio Pes uno dei presidenti più vincenti nella pallamano femminile: sei titoli nazionali, sei Coppa Italia, 4 Supercoppa italiana, tre titoli Beach and ball. Stella di bronzo per dirigenti del Coni nel 2021.
Asd Lions Handball Sassari unica società sarda a disputare due campionati nazionali: Serie A2 e Youth League.
Asd Raimond Handball Sassari vincitrice Coppa Italia maschile 2022.
Biliardo
Fabio Mura (Asd Spazio Libero Sassari) primo sardo a vincere il Grand prix di goriziana di Saint Vincent, la più importante manifestazione mondiale del biliardo a nove birilli.
Taekwondo
Simona Truddaiu (Taekwondo Mister 3 Sassari) nel 2022, argento ai campionati italiani di Arezzo disciplina Poomsae Under 35 e bronzo agli Europei in Portogallo nel Trio femminile disciplina Poomsae Over 30.
Atletica leggera
Diego Nappi (Atletica Porto Torres) classe 2007, recordman sardo negli 80 e 300 mt., vincitore nazionale del Trofeo Bravin.
Andrea Agrusti (Fiamme Gialle) bronzo e pass olimpico nella 50 km. di Poderbrady; ha partecipato a Tokyo 2020 nella 50 km. Premio ritirato da Marco Sanna, suo primo allenatore.
Massimiliano Luiu (Fiamme Oro) vicecampione mondiale Junior a Nairobi nel Salto in alto. Ha un record di 2,18 mt.
Asd Ichnos Sassari società vincitrice dei campionati regionali Allievi e Allieve.
Cus Sassari titolo regionale Assoluto di società.
Oltre 300 riconoscimenti sono stati consegnati stamani nella sala conferenze dell'Holiday Inn a Cagliari. La Federciclismo Sardegna ha recuperato i sorrisi rimasti in attesa per via della pandemia, così la mattinata è stata occasione per celebrare i successi su due ruote relativi alle stagioni 2020, 2021 e 2022. In una cerimonia fiume condotta dai giornalisti Marzia Diana e Mauro Farris, a fare gli onori di casa è stato il Presidente della FCI Sardegna Stefano Dessì, affiancato per l'occasione dal Presidente nazionale Cordiano Dagnoni e dal Vice Presidente Carmine Acquasanta. A rappresentare le massime istituzioni sportive regionali il Presidente del Coni Sardegna Bruno Perra e il Commissario del Cip Simone Carrucciu; presente anche la Regione Sardegna con il consigliere Emanuele Cera e Andrea Floris dell'ufficio di gabinetto dell'assessorato allo sport. Ospite d'onore il ciclista sardo più blasonato, Fabio Aru, che oltre a ricevere e distribuire premi ha raccontato la nuova avventura della sua Academy. In una sala piena e festante sono stati tantissimi i premiati in tutte le specialità del ciclismo: strada, ciclocross, crosscountry, downhill, marathon e tanto altro. Fra loro anche 13 società premiate per la lunga storia sportiva, due medaglie d'oro e i premi Una vita per il ciclismo.
Con il 2023, su impulso del presidente del Coni Sardegna Bruno Perra, l'area Comunicazione propone una serie di interviste ai presidenti dei comitati regionali delle federazioni sportive. Oggi la chiacchierata è con Salvatore Bussu, presidente del Cr sardo della Fita, Federazione italiana taekwondo.
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Salvatore Bussu è alla guida del taekwondo isolano dal 28 marzo 2021, quando è stato nominato alla presidenza del comitato regionale. Accanto a lui il vice presidente Giorgio Atzeni, il consigliere Andrea Corona, il consigliere dei tecnici Luca Belloi e la consigliera degli atleti Loredana Sechi.
Presidente, fra pandemia e ripresa qual è il bilancio del suo primo biennio e come sta il taekwondo in Sardegna?
Il periodo di emergenza pandemica è stato duro, ma in seguito la voglia di tornare sui tatami è stata ed è tanta. Il Coni Sardegna ci è sempre stato vicino, poi l’attività di divulgazione delle nostre stesse società ha fatto sì che fra le famiglie si sia diffusa sempre di più la passione per il taekwondo. Sono stati due anni che ci hanno messo alla prova ma ora sono contento di quello che vedo; siamo andati a zero e poi ci siamo rimboccati le maniche per ripartire. La ripresa è decisamente confortante. Oggi contiamo più di 40 società affiliate, per un totale di tesserati che si attesta intorno ai 2300 e aumenta ogni giorno. Aggiungo poi una menzione per una figura importante come quella degli ufficiali di gara: in Sardegna sono trentadue, un numero decisamente alto. Proprio l’anno scorso abbiamo fatto un corso insieme al Coni riuscendo ad accogliere altri dieci nuovi arbitri, dunque anche in questo settore registriamo un trend in ottima crescita e siamo contenti di vedere tanti giovani che si avvicinano a questo mondo.
A livello di risultati, la Sardegna è competitiva?
I nostri atleti sono molto competitivi, negli anni abbiamo visto tanti ragazzi arrivare ad ottimi livelli. Cito l’attualità più stretta: pochi giorni fa a Bari abbiamo fatto una gara nazionale riservata ai cadetti, quindi ragazzi sui tredici anni. I nostri hanno sfiorato due ori, uno sfumato solo per infortunio, centrando due argenti e due bronzi. Inoltre avevamo anche una rappresentanza di arbitri sardi, cosa non scontata.
Oggi le arti marziali uniscono le antiche tradizioni a strumenti all'avanguardia
Sul tatami c’è tanta tecnologia, non ci si improvvisa. Per l’organizzazione di una gara infatti servono mesi, non solo in considerazione della preparazione tecnica degli atleti ma anche proprio per la predisposizione di campi di gara adeguati. I ragazzi scendono sul tatami dotati di sensori e caschetti elettronici, è un sistema di verifica dei contatti che permette agli arbitri – a loro volta dotati di dispositivi e altamente formati – un controllo impeccabile dei colpi e dei relativi punteggi.
Quali sono i benefici di questa disciplina? Si può iniziare fin da piccoli a praticarla?
Il taekwondo è decisamente uno sport che mi sento di consigliare fin dalla tenera età. Spesso si pensa alle arti marziali come puro combattimento, ma c’è tanto altro. L’attività consente di migliorare le proprie prestazioni fisiche, imparare e affinare la tecnica permette di perfezionare la conoscenza del proprio corpo attraverso isometria ed esercizi posturali. Non si tratta solo di imparare difesa e attacco: già durante le prime fasi un bimbo impara movimenti che aiutano in modo significativo equilibrio e coordinazione. L’allenamento per il taekwondo prevede tutto questo e anche un training di tipo esplosivo, che va a incidere sulla forza. Anche dal punto di vista dei tecnici è un lavoro complesso e importante, è necessaria una profonda conoscenza dell’anatomia e di tutto quel che riguarda la risposta delle fasce muscolari. Soprattutto sui ragazzi giovani è importante fare un lavoro consapevole e preciso, oltre alla pratica serve anche conoscere tanta teoria.
Per chiudere, quali sono i prossimi obiettivi e quale la maggiore criticità?
Da oggi a giugno abbiamo in programma una ventina di eventi ed attività, il calendario che ci siamo dati è fitto e ne siamo felici. Lo scorso giugno abbiamo organizzato un tour sardo per i coreani, riuscendo a portarli ad Alghero e Orosei; abbiamo potuto farlo grazie alla bella stagione, organizzando manifestazioni all’aperto. Mi piacerebbe portare in Sardegna manifestazioni nazionali e internazionali che avrebbero ricadute positive anche sul turismo e sulla valorizzazione del territorio, ma sorge il problema dell’impiantistica. Fra addetti ai lavori e pubblico servirebbero impianti capaci di ospitare tanta gente, e purtroppo nella nostra Isola siamo carenti da questo punto di vista. Occorrono spazi ampi e al chiuso: un torneo per i bambini può prevedere anche 700 piccoli atleti, se ci aggiungiamo i tecnici, gli addetti e le famiglie sugli spalti superiamo facilmente le duemila presenze.