UFFICIO STAMPA FITET SARDEGNA - Cronache Pongistiche del 15 luglio 2015
UFFICIO STAMPA FITET SARDEGNA
Giampaolo Puggioni - cellò 347 12 500 43
Anno VI. Comunicato n. 48 del 15 luglio 2015
CADETTI D’ARGENTO AGLI EUROPEI CON I MERITI DI CARLO ROSSI E DELLA
RISERVA JOHNNY OYEBODE
Il tecnico della nazionale cadetti Valentino Piacentini voleva
sollevare l’asticella, come da precedenti dichiarazioni a questo
ufficio stampa. E i risultati eclatanti sono prontamente arrivati da
una squadra maschile composta al 50% da atleti provenienti dalla
Sardegna. I due marcozziani Carlo Rossi e Johnny Oyebode hanno
esultato assieme ai loro compagni Matteo Mutti e Gabriele Piciulin per
il lucentissimo argento conquistato nella finale continentale a
squadre disputata il pomeriggio del 14 luglio a Bratislava
(Slovacchia). Il team della Francia ha confermato la leadership ma non
è stato semplice tenere a bada la vivacità agonistica del duo titolare
Rossi – Mutti.
L’avventura europea era cominciata con la vittoria di misura nei
confronti della Svezia. Il girone è stato chiuso a punteggio pieno
grazie alle successive vittorie ai danni di Lituania e Slovenia. In
quest’ultimo match il duo titolare è stato messo a riposo e in campo
si sono battuti molto bene Oyebode e Piciulin. Nel tabellone ad
eliminazione diretta ritornano ad essere protagonisti Carlo e Matteo.
Primo ostacolo da abbattere il Portogallo che viene piegato per 3 – 0.
Ai quarti c’è da vedersela con la Germania e Carlo Rossi da Quartu S.
Elena compie un piccolo capolavoro aggiudicandosi due singolari.
Finisce tre a due e una medaglia è già stata messa nel portavalori. Ma
l’exploit giunge con la Romania che viene piegata con lo stesso
risultato e con Carlo che vince un singolo e il doppio. L’entusiasmo è
alle stelle, nessuno se l’aspettava, forse Piacentini che per l’intera
ragione ha cementato un bel gruppo. Nella finalissima con la Francia
la tensione ha avuto il sopravvento, ma il divario non è apparso
netto. La missione in Slovacchia non è terminata. Ora si darà spazio
ai singolari, e ai doppi maschili, femminili e misti. Qualcosa di
sorprendente potrebbe ancora succedere.
CARLO ROSSI: “TRA TANTE GIOIE, QUELLA DI AVER BATTUTO IL ROMENO SIPOS”
Una dieta intrapresa da qualche mese lo ha reso decisamente più tonico
che mai. Lo ammette lo stesso “argentato” Carlo Rossi che grazie anche
all’ottima forma fisica ha fatto sognare tantissimi tifosi sardi e
italiani.
Valentino, circa due mesi fa, mi disse che avevate le carte in regola
per fare bene. Anche tu, due mesi fa immaginavi un podio d'argento?
Ero cosciente dall’inizio dell’anno che avremmo potuto giocare un
buonissimo europeo, il nostro obiettivo era di arrivare a medaglia,
sapendo che avremo incontrato la Romania e la Francia, le teste di
serie più forti. Pensavamo al 99% che era impossibile batterle. Però
abbiamo sfruttato quel 1% e per questo siamo molto soddisfatti.
Mi dirai che sono state belle tutte le vittorie, ma quelle che hanno
fatto vibrare maggiormente il tuo cuore?
Sono state tutte belle vittorie. Mi ha fatto emozionare maggiormente
quella con la Germania, quando ritrovandoci sotto per 1 -2, da vera
squadra abbiamo operato la rimonta. E poi quella ottenuta con la
Romania: sia sotto l’aspetto personale perché sono riuscito a battere
il n. 3 d’ Europa e campione continentale in carica Sipos, sia in
generale perché battere una squadra come la Romania è rilevante..
Contro la Francia cosa vi è mancato?
Era la prima finale europea della nostra vita e specialmente io l’ho
sentita parecchio. Purtroppo in quell’occasione non sono riuscito ad
esprimermi con il solito gioco. Tensione e paura mi sono state fatali.
In quale gesto atletico pensi di essere cresciuto ?
Penso di essere migliorato parecchio sia sotto l’aspetto tecnico, sia
su quello della continuità e tenuta del gioco.
Cosa ti aspetti dai doppi e dal singolare ?
Nel singolare ho un tabellone abbastanza tosto, cercherò di fare il
meglio che posso, sperando di andare il più avanti possibile. Nel
doppio abbiamo il podio come obiettivo.
Dediche particolari da fare?
Alla mia famiglia. E a Stefano Curcio: ha seguito in quest’ultimo
periodo ed è anche grazie a lui che sento di essere migliorato
parecchio. E poi a tutti coloro che mi stanno vicini e che mi
permettono di giocare al meglio. Spero che questa medaglia sia la
prima di tante.
PARLA JOHNNY OYEBODE: “SIAMO UNA FAMIGLIA”
Subito dopo la finalissima perduta con la Francia a prendere la parola
su questo bel momento azzurro è Johnny Oyebode: “La sensazione è bella
– dice - l’argento non era il nostro obiettivo ma siamo riusciti a
costruire un piccolo sogno che già si era concretizzato approdando
alla semifinale, con grande merito di tutto il collettivo. Ottenuto
quel traguardo ci siamo imposti di giocare sereni e senza avere nulla
da perdere è arrivata anche la finale. Sia da parte di Carlo, sia da
parte di Matteo è mancata un po’ di lucidità contro la Francia. Nei
momenti decisivi sono stati poco aggressivi e incisivi, ma vanno
capiti perché per loro era la prima finale e la tensione si è fatta
sentire. Secondo me non eravamo abituati a giocare in situazioni del
genere, mentre i francesi lo sono da sempre. Al tecnico Valentino
Piacentini va il merito di averci fatto sentire una squadra, forse
addirittura una famiglia. A lui il risultato importava però a parer
mio gli interessava che il livello del gioco da noi espresso fosse
buono. Voleva che dimostrassimo con i fatti il perché fossimo teste di
serie. E durante tutto l’anno agonistico è stata questa condotta che
ci ha fatto diventare vice campioni d’Europa. In tutte le competizioni
che mi restano da giocare non incontrerò un tabellone molto facile,
soprattutto nel singolo. Spero di arrivare nei primi 32 e giocarmela
al massimo in tutte le partite.
A Bratislava mi sono ambientato bene, sia con i miei compagni, sia con
gli atleti delle altre nazionalità, che ho trovato molto simpatici. In
pratica sto vivendo l’ambiente che immaginavo, con i giocatori che
pensano solo a vincere, come si è visto peraltro in queste prime
giornate agonistiche”.
TROFEO CONI 2015: LA MURAVERESE CONSERVA IL TITOLO
(a cura di Gianluca Mattana)
Per il secondo anno consecutivo sarà la Muraverese a rappresentare la
Sardegna pongistica alle fasi nazionali del Trofeo Coni, previste dal
24 al 26 settembre 2015 a Lignano Sabbiadoro. Il terzetto composto da
Alice Mattana, Aurora Piras e Marco Cocco sarà accompagnato in Friuli
Venezia Giulia dal tecnico Riccardo Dessì.
Nella fase regionale svoltasi sabato scorso nelle strutture di viale
Rinascita a Muravera, si
sono presentate soltanto tre squadre, peraltro tutte locali: Muravera
A, Muravera B e i campioni uscenti della Muraverese che lo scorso anno
hanno rappresentato la Sardegna pongistica alle finali nazionali che
si tennero a Caserta.
Una temperatura che si aggira intorno ai quaranta gradi accoglie gli
atleti sarrabesi che nonostante il periodo vacanziero continuano ad
allenarsi costantemente.
Si comincia con la disputa in famiglia Muravera TT. I favori del
pronostico sono stati rispettati col Muravera A che ha prevalso
facilmente grazie ai punti di Sara Congiu (su Serena Anedda) e di
Marco Nieddu (su Federico Mascia). Nessuna sorpresa neppure nel doppio
con il duo Congiu – Nieddu abile nel superare il binomio avversario
composto da Mascia e Anedda.
Nel secondo dei tre match previsti esordisce la Muraverese, opposta al
Muravera B. Prime a scendere in campo Alice Mattana e Serena Anedda e
in contemporanea, nel tavolo attiguo, Marco Cocco affronta Federico
Mascia. Nessuna storia nel match tutto al femminile con Alice che ha
superato in tre set la compaesana, mentre Cocco parte bene guadagnando
il primo set ma alla lunga viene imbrigliato dai puntini di Mascia e
si deve arrendere al quinto. Anche questo risultato ci sta; ci
aspettavamo però qualche sorpresina da parte di Marco. Sul risultato
di parità si va al doppio: Cocco gioca con la compagna Aurora Piras.
Sull’altro fronte la collaudata coppia Mascia – Anedda ha dato molto
filo da torcere ai miei giocatori, costringendoli a giocarsela fino al
quinto set. Abbiamo perso una grande occasione quando sul 2 – 1
eravamo in vantaggio per 10 – 7. Ottenuto l’undicesimo punto, Marco
Cocco, molto sportivamente, ha alzato la mano per segnalare
l’inversione di servizio. Dalla panchina ho deciso di far ripetere il
punto e, come spesso succede in questo sport, i nostri avversari hanno
inanellato cinque punti consecutivi che ci hanno costretto a disputare
il quinto set. Un po’ scosso da quello che è successo poco prima,
Marco mostra qualche difficoltà, ma alla lunga i due compagni di
squadra ritrovano la sintonia e ottengono set e vittoria complessiva.
Quindi si va al match che vale la qualificazione alla fase nazionale
del Trofeo Coni. Il Muravera A è formazione equilibrata e completa
perché Sara Congiu ha fatto passi da gigante e Marco Nieddu è
sicuramente superiore a Marco Cocco. Nel singolare femminile Aurora
Piras si porta sul 2 – 0 ma deve subire il recupero di Sara che ha
impostato il suo gioco con il block e si è fatta forza con le sue
caratteristiche urla. Nel set decisivo Aurora prende le misure
all’avversaria e porta il punto a suo favore (11 – 7).
Nella disputa tra maschietti Cocco combatte solo nel set di apertura
che perde ai vantaggi. Il resto è una passeggiata per Nieddu che vince
facilmente i restanti due parziali. Nel doppio decisivo è Alice
Mattana che affianca Marco Cocco, in quanto compagna che forse riesce
a fargli tirare fuori maggiormente gli artigli. Partono bene i due del
Muravera TT che si aggiudicano la prima frazione grazie anche al
servizio di Nieddu su Mattana. Nel secondo parziale accade il
contrario con Alice che dà più di un grattacapo a Marco proprio sulla
battuta. Nel terzo set Sara e Marco sono riusciti a mantenersi
costantemente in avanti conservando il servizio, e soprattutto Sara è
stata molto attenta a non farsi sorprendere dalle battute di Alice. La
nuova rotazione favorisce la Muraverese con Mattana ancora
primeggiante nei confronti di Nieddu. E allo stesso tempo anche Cocco
si è reso più utile alla causa, restando attento e presente nelle fasi
convulse del match. Nel parziale decisivo ci siamo ritrovati sotto per
5 a 3 ma quando ad Alice è spettato servire su Nieddu la musica è
cambiata: sul 10 – 10 Congiu coglie uno spigolo, ma il duo del
Muravera non ne sa approfittare e subisce tre punti consecutivi degli
avversari che conquistano anche l’edizione 2015 del Trofeo Coni
Sardegna. Vincerla è stata davvero complicata, e se avessero prevalso
i paladini del Muravera TT nessuno avrebbe avuto nulla da dire, perché
tutti e quattro hanno dato vita ad un incontro bello, vibrante,
equilibrato. Agli sconfitti rimane la consapevolezza di poter tentare
la conquista anche nei prossimi anni, mentre per Alice e Aurora è
stata l’ultima volta. La competizione sarebbe potuta essere più bella
se avessero partecipato almeno tre squadre in più. Però è
comprensibile che in piena estate sia difficile e poi trovare degli
under 14 sia maschili, sia femminili, è un po’ complicato”.
IL TENNIS TAVOLO PAULILATINO SI MOSTRA ALLA COMUNITÁ
Prima la presentazione ufficiale presso la palestra delle scuole
elementari. Poi una ricca cena presso la sede dislocata nei locali
della Croce Rossa. A Paulilatino il Tennis Tavolo riprende vigore
grazie ad una quindicina di persone che a partire dagli ottanta
avevano impugnato una racchetta e che poi, soprattutto per problemi
connessi al lavoro, avevano dovuto emarginare in solaio. Ma le
passioni sono dure a morire e ora il movimento riprende con più vigore
nell’intento di convogliare giovani e diversamente adulti presso gli
spazi che in passato ospitavano la scuola materna.
Il neo nato Tennis Tavolo Paulilatino è composto da quindici soci
fondatori: Pasqualino Putzolu (Presidente), Francesco Gallus (vice
Presidente), Francesco Zanda (Segretario), Piergiorgio Casta, Piero
Cossu (Consiglieri), Giovanni Careddu (Atleta), Giuseppe Putzolu
(Tecnico), Aldo Sicurella, Antonio Oppo, Davide Carta, Domenico
Gallus, Franca Mura, Giorgio Floris, Giuseppe Gallus (Soci fondatori).
Alla festa per l’inaugurazione sono intervenuti tanti cittadini, e
atleti e dirigenti in rappresentanza dei club di tennistavolo
limitrofi come Guilcier Ghilarza, TT Neoneli e Tennistavolo Norbello.
E lo sparring nigeriano Gbenga Kayode, di stanza proprio a Norbello,
ha messo su un’esibizione per mostrare ai meno esperti quanto sia
bellissimo questo sport pregno di gesti atletici ma anche mentali. A
fare gli onori di casa il sindaco di Paulilatino Domenico Gallus che
ha manifestato grande interesse per la disciplina. Ospite d’eccezione
della serata il più grande giocatore italiano di tutti i tempi
Massimiliano Mondello. Presente anche il presidente della Fitet
Sardegna Simone Carrucciu che ha ringraziato la società per
l’ospitalità e anche il primo cittadino con cui si augura al più
presto di sviluppare nuove forme diffusione del tennistavolo nel
Guilcer e nel Barigadu. “Sono felice perché a Paulilatino sono partiti
davvero col piede giusto – rimarca Carrucciu – e mi fa piacere che
anche le altre società del circondario siano venute a dare manforte ad
un gruppo che ha tanta voglia di fare. Sono sicuro che l’intero
movimento ne trarrà benefici”.
DUE CHIACCHIERE CON IL PRESIDENTE ANGELO PUTZOLU
Per adesso si allenano in dodici, ma si spera che all’inizio dell’anno
scolastico si possano vedere giocare tante nuove facce. Il presidente
del Tennis Tavolo Paulilatino non nasconde tanta voglia di fare:
“Abbiamo voluto rendere pubblico quello che stavamo facendo – aggiunge
Pasqualino Putzolu, noto Angelo - in modo da poter coinvolgere più
gente nella pratica della disciplina. La nostra vuole essere una
pratica di divulgazione, perché abbiamo una certa età e a questo sport
abbiamo dato tanto in passato. Siamo un gruppo di amici che con molta
pazienza ha lavorato tanto per arrivare a questa inaugurazione. Non è
facile arrabattarsi per la ricerca di locali idonei, ma alla fine ci
siamo riusciti”.
Progetti per l’immediato?
Ci piacerebbe coinvolgere persone di tutte le età, sinceramente sono
molto ottimista perché in questi mesi di preparazione abbiamo avuto
degli interessanti segnali. Noi “anziani” vogliamo semplicemente
divertirci, ma ci impegneremo affinché i più giovani abbiano gli
strumenti più idonei per intraprendere un’attività agonistica seria.
Il Presidente Carrucciu vi è stato molto vicino ?
Se non fosse stato per l’aiuto datoci dal presidente della Fitet
Sardegna, a quest’ora non saremmo qua. Grazie ai suoi preziosi
consigli stiamo adottando delle strategie che all’origine sembravano
impensabili.
Parteciperete al prossimo campionato di D2?
Sinceramente non sappiamo se cimentarci subito in un campionato
regionale. Non abbiamo ancora un tecnico che ci indirizzi verso un
certo grado di preparazione. Vediamo da qui a settembre se riusciremo
a trovare maggiore consapevolezza nei nostri mezzi.